"Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa sente se stessa e percepisce la propria vita" (Hermann Hesse)
Ho osservato due persone che per trent'anni sono state sposate salutarsi e lentamente iniziare a dirsi addio.
La morte è insensibile alle richieste, loro sono abbastanza anziani da saperlo, così hanno iniziato a salutarsi perchè sanno che può venire a prendere uno di loro in ogni momento. In un ospedale, non è poi così difficile crederlo... molto meno che all'esterno, dove c'è caos, parole e cose da fare che ti distraggono e a volte ti illudono quasi di essere eterno.
Li conosco bene, tanto da sapere che lei ripensa al tempo speso litigando, ai momenti insieme non vissuti, agli istanti perduti. Sembrano tanti, pesanti, quando ti accorgi che potresti non avere abbastanza tempo per recuperarli.
Ma l'amore è davvero fatto solo di momenti belli, baci, dolcezze? Io credo che "Amore" sia qualcosa di più simile a quel che dice Hesse: l'essere attraversati dalla vita, farsi scorrere attraverso il fiume delle emozioni e degli avvenimenti, essere parte del flusso immenso dell'Universo, del respiro di Dio.
Pochi di noi sono consapevoli nel profondo di questo scorrere e ancor meno la comprendono. Molti invece lo percepiscono, sebbene indistintamente, e quasi tutti nell'inconscio sanno che esiste e lo chiamano con nomi diversi a seconda dalla cultura e dell'esperienza.
L'Amore è il modo di esistere di ogni cosa, ciò che ci rende parte della Vita: per questo, qualsiasi cosa si sia fatta, la maggior parte del nostro tempo è sempre speso ad amare.